In pochissime settimane dalla firma di un accordo che, nei mesi a venire sarà certamente foriero di interessanti esperienze, l’Accademia di belle arti RUFA e l’Accademia di arte e moda KOEFIA, hanno dato vita a un progetto decisamente interessante.
Detto, fatto! Al centro dell’azione, i luoghi del centro storico della capitale oggetto del piano di rigenerazione urbana denominato Piazze romane. Nello scorso mese di giugno sono state collocate sei opere, realizzate dagli studenti RUFA in altrettanti siti del Municipio I Roma Centro.
In queste stesse aree gli allievi KOEFIA hanno ambientato altrettanti abiti realizzati dagli iscritti del corso di Fashion design. Il particolare abbinamento è stato consegnato agli annali grazie al supporto degli studenti RUFA della Scuola di Fotografia e audiovisivo che hanno organizzato il piano di lavoro interfacciandosi direttamente con gli stilisti, percependone non solo le aspettative, ma anche il messaggio artistico alla base della realizzazione.
Le fotografie sono state realizzare per gli outfit degli studenti:
- Angela Lucci
- Anastasia Maria Del Vecchio
- Stefano Minnucci
- Ludovica Brisi
- Elisa Di Trocchio
Lo sviluppo
Gli abiti dell’archivio KOEFIA sono stati scelti dai responsabili delle due istituzioni in base alle affinità cromatiche e concettuali e gli studenti della Scuola di Fotografia e audiovisivo hanno accolto la sfida, creando un trait d’union tra l’arte indossata e le installazioni, sostenendo ognuno un proprio “racconto”, da sviluppare attraverso la fotografia.
Dispiace che da tale iniziativa siano state escluse le opere ambientate nel quartiere di Trastevere, vandalizzate e deturpate irrimediabilmente, tanto da renderne necessaria la rimozione per motivi di sicurezza. Un accadimento non certo felice che apre il dibattito sulla fruizione dell’arte pubblica a Roma.
La sinergia
La cooperazione tra gli studenti di differenti discipline e istituti è stata totale e proficua, ed è stata in grado di generare un linguaggio fresco e comprensibile che fosse in grado di raccontare la loro passione per l’arte nelle sue molteplici sfaccettature.
Il lavoro, svolto in appena due giorni, ha posto di fronte agli allievi le difficoltà di un processo organizzativo non semplice, svolto in larga parte “on the road” in orari a volte non consoni, ma capace di restituire una Roma certamente non usuale.