Sabato scorso, 20 gennaio 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ha ospitato la conferenza “Il Futurismo è di Moda”, un evento che ha esplorato il legame tra le avanguardie artistiche del XX secolo e il mondo della moda. L’incontro si è svolto nell’ambito della mostra “Il Tempo del Futurismo”, visitabile dal 3 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025, e ha rappresentato un’occasione unica per riflettere su come il Futurismo continui a ispirare la creatività contemporanea.
Durante l’evento, sono stati esposti due abiti realizzati dagli studenti dell’Accademia Koefia, Serena Maimone e Francesco Trapani, che hanno reinterpretato alcune delle creazioni più iconiche legate al movimento futurista:
- Abito ispirato alle linee di Giacomo Balla: Un’opera che riprende le forme geometriche e i colori vibranti tipici dello stile di Balla, una delle figure più rappresentative del Futurismo italiano. Questo capo mette in luce l’importanza dell’innovazione estetica che ha caratterizzato le arti visive dell’epoca.
- Tuta femminile di Thayaht: Una rivisitazione contemporanea della celebre “Tuta” ideata da Ernesto Michahelles, noto come Thayaht, nel 1920. Questo capo, pensato per unire semplicità e funzionalità, ha rappresentato un’innovazione nell’abbigliamento dell’epoca, anticipando il concetto di moda accessibile e moderna.
La mostra “Il Tempo del Futurismo” celebra l’ottantesimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944. Con oltre 300 opere tra dipinti, sculture e manufatti, l’esposizione offre una panoramica completa sull’influenza del Futurismo nella cultura e nell’arte italiana.
La partecipazione degli studenti della Koefia ha dimostrato come le avanguardie artistiche del passato possano dialogare con il presente, offrendo nuove prospettive e stimoli alla creatività contemporanea. In questo contesto, la moda si rivela un potente veicolo per reinterpretare e attualizzare il messaggio delle grandi correnti artistiche.